Sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo Moxy Hotel, che sorgerà nei pressi della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, una posizione strategica per affari e turismo.
Committente dell’opera è Vastint Italy Srl, società facente parte del Vastint Group, l’organizzazione internazionale con oltre 30 anni di esperienza nel settore immobiliare che, dopo la realizzazione del Moxy Hotel di Malpensa e di quello di Linate, ha deciso di puntare ancora una volta sull’Italia, e nel prossimo anno aprirà i battenti nel capoluogo di provincia veneto.
Il Moxy Hotel di Verona sarà un edificio sviluppato su 4 piani fuori terra e occuperà una superficie totale di circa 5.000 mq. Il piano terra ospiterà la zona hall, mentre i piani soprastanti saranno destinati ad un totale di 131 camere da letto.
La realizzazione dell’intero edificio è stata affidata a Wood Beton Spa, azienda di Iseo (BS), leader nel settore dell’off-site, che per questo intervento opererà in veste di General Contractor. La struttura dei piani superiori sarà prodotta all’interno degli stabilimenti di WBFactory, società con sede a Corzano, in provincia di Brescia:
“Si tratta di un’azienda completamente industrializzata, nella quale vengono creati i moduli prefabbricati per realizzare gli hotel destinati al mercato europeo. Tutti i componenti dell’edificio seguono una logica di costruzione identica a quella delle automobili, ovvero attraverso una linea di produzione, con un controllo che diventa di tipo industriale e dove la tracciabilità è totale, poiché ogni elemento ha un QR Code.
È possibile il reperimento di tutte le informazioni nel momento se ne avesse bisogno per fare manutenzione o nel caso in cui, a fine vita, si decidesse di raccogliere tutta la storia dei materiali, a partire dal momento della produzione, fino ad arrivare alla manutenzione e all’eventuale sua dismissione” – ha spiegato Giovanni Spatti, AD di Wood Beton e Legale Rappresentante di WBFactory.
Dunque, per la realizzazione del Moxy Hotel di Verona, sarà impiegato un sistema costruttivo altamente industrializzato, una soluzione tecnologica innovativa e studiata ad hoc per questo tipo di interventi “La struttura portante dell’edificio sarà in Xlam, fornita in moduli tridimensionali, interamente completati in stabilimento con impianti e finiture e che saranno poi trasportati in cantiere, sollevati nella loro posizione finale e connessi, strutturalmente e impiantisticamente, alle altre “scatole” e alle dorsali impiantistiche dell’edificio. Dopodiché a tali moduli saranno connessi elementi prefabbricati bidimensionali, sempre con struttura in legno, per la realizzazione di pareti e solai” – ha illustrato l’ing. Spatti.
L’intervento prevede anche l’impiego di un altro materiale da costruzione: il calcestruzzo. Verranno infatti realizzate porzioni di strutture prefabbricate in cemento armato, ad opera di Camuna Prefabbricati Srl, come le fondazioni, le travi e i pilastri della zona hall, i vani scala e i vani ascensore.
A tal proposito, c’è un tema che l’AD di Wood Beton mette in evidenza: “Il sistema costruttivo Moxy è stato concepito nell’ottica di dar vita ad edifici sostenibili: utilizziamo infatti sia il legno che il calcestruzzo, per cercare di ottenere da ciascuno di essi il massimo delle proprie performance. Questo, a mio avviso, è il primo fattore di sostenibilità: sapere impiegare il materiale giusto al posto giusto, “ibridando” i diversi materiali, in quanto ognuno presenta specifiche peculiarità che vanno potenziate all’interno della stessa struttura”.
L’intervento vedrà impegnata Wood Beton per oltre un anno: al momento è stata eseguita la cantierizzazione dell’area e a breve avrà inizio la bonifica bellica che, vista la localizzazione del cantiere, interessata in passato da eventi militari, si è resa necessaria al fine di eliminare pericoli derivanti dall’eventuale presenza di ordigni inesplosi, interrati o comunque non individuabili a vista.
Faranno poi seguito le lavorazioni necessarie alla realizzazione dell’edificio, completo di finiture, e di tutte le opere esterne, come aree verdi, parcheggi e sottoservizi.
Un progetto chiavi in mano, che Wood Beton affronta a testa alta, sfruttando l’esperienza maturata nel corso degli anni nel settore alberghiero “Wood Beton, nel tempo, ha sviluppato tecnologie dedicate alla realizzazione di strutture ricettive. Per fare questo, il bisogno d’innovazione è stato altissimo: siamo riusciti a industrializzare sistemi che ci hanno permesso di costruire edifici completamente off-site e, al tempo stesso, smontabili, garantendo così un’ottimizzazione delle fasi di dismissione delle strutture, con minori costi ambientali ed economici per le generazioni future. E così facendo, ogni giorno portiamo avanti il nostro lavoro nel segno dell’innovazione costante e nell’ottica dell’industrializzazione edilizia, ideali sui quali, da sempre, si basa la nostra filosofia aziendale” – ha concluso Giovanni Spatti.
