Si tratta di un nuovo orizzonte per il mondo delle costruzioni, che porta anche in Italia il modello nato in Olanda e diffuso in Germania, Francia e Regno Unito per la riqualificazione profonda degli edifici, attraverso soluzioni off-site, prodotte in fabbrica.
Il comparto dell’edilizia ha mostrato negli ultimi mesi gli ennesimi segnali di sofferenza: dall’aumento dei costi degli interventi alla mancanza di manodopera, dai problemi di approvvigionamento energetico alla forte dipendenza dagli incentivi. La possibilità di retrofit industrializzato su larga scala apre a nuove possibilità, in un contesto manifatturiero come quello italiano.
La soluzione presentata è il primo risultato di un percorso di innovazione aperta coordinato da Edera, cui hanno aderito 22 imprese impegnate nella realizzazione di prodotti industrializzati per una riqualificazione sempre più produttiva, veloce ed efficiente e quindi più economica e meno dipendente dagli incentivi.
L’obiettivo è stato da subito quello di dimostrare anche in Italia la fattibilità di un intervento svolto in tempi brevi, senza ponteggi e senza fare uscire le persone da casa, e capace di generare forti risparmi sulla bolletta.
Wood Beton è stata la prima azienda a superare la sfida di Energiesprong Italia, integrando la messa in sicurezza sismica e la prestazione energetica, con soluzioni off-site e a tempi record. I 18 pannelli prefabbricati che rivestono le facciate dell’edificio sono stati installati al ritmo di uno all’ora, con un tempo di installazione complessivo inferiore ad una settimana di lavoro.
“Questo intervento è il primo esempio di un progetto realizzato a seguito dell’ingresso di Wood Beton nel programma Energiesprong” ha dichiarato Giovanni Spatti, Direttore Tecnico di Wood Beton S.p.A, “Abbiamo riqualificato un immobile trasformandolo in un edificio altamente performante ed efficiente, attraverso Rhinoceros Wall®, un sistema costruttivo industrializzato ed integrato, che ci ha permesso di mettere in sicurezza sismica l’intera palazzina e, al tempo stesso, di riqualificarla energeticamente ed impiantisticamente. Il tutto senza l’impiego di ponteggi, permettendo agli operatori di lavorare nelle massime condizioni di sicurezza e senza interrompere la quotidianità di chi abita all’interno. Sono convinto che l’innovazione e l’industrializzazione, in edilizia, siano la chiave del successo: ed è proprio secondo questo principio che operiamo ogni giorno”.
Il progetto ha coinvolto e integrato un’intera filiera con Caparol, che ha fornito i materiali per le finiture delle facciate, INNOVA, per i nuovi terminali impiantistici che sostituiscono i radiatori, e Rockwool, che ha fornito i materiali isolanti.
All’evento odierno hanno partecipato anche Sanne De Wit (Energiesprong Foundation), Filippo Salucci (Direttore Struttura per la progettazione, Agenzia del Demanio), Marco Marcatili (Responsabile Sviluppo, Nomisma), Imma Vanacore (Dirigente Programmi per l’offerta abitativa, Regione Lombardia), Edoardo Zanchini (Direttore Ufficio Speciale Clima, Comune di Roma), Giuseppina Sordi (Direttrice area Energia e Clima, Comune di Milano).
Le soluzioni integrate presentate costituiscono un nuovo paradigma che rappresenterà una delle chiavi per l’edilizia del futuro, che vedrà una crescente contaminazione con il processo industriale, con importanti ricadute anche sull’ambiente. L’obiettivo degli impegni internazionali adottati contro il cambiamento climatico e dei piani europei di transizione energetica, è infatti quello di riqualificare 15 milioni di abitazioni entro il 2050, per un totale di circa 1 casa al minuto per i prossimi 28 anni. Le prime stime effettuate dal Politecnico di Milano hanno mostrato come un approccio Energiesprong possa ridurre le emissioni generate dai lavori del 55% rispetto a riqualificazione con tecnologie tradizionali, a parità di prestazioni energetiche ed antisismiche di progetto. Un’edilizia efficace, e amica dell’ambiente.
È possibile rivedere l’evento a questi link: